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mercoledì 11 dicembre 2013
Benessere fa rima con fatturato, ma solo all'estero
Chi sta meglio produce di più? All'estero ci credono. In Italia molto meno. Un'indagine di Mercer Marsh Benefits calcola che quasi l'80% delle aziende in Europa, Medioriente e Africa vede un legame tra politiche di healthcare e produttività. Ma nel nostro Paese la fetta si riduce drasticamente: non arriviamo al 40%.
lunedì 24 giugno 2013
L'mba è sempre più a carico dell'executive
Master sì, purché te lo paghi. Qualche anno fa erano in genere le aziende a "offrire" ai loro manager più promettenti il master in business administration. Ora non è più così. Nelle aule degli mba per executive oggi gli studenti che si finanziano da soli in molti casi hanno superato di gran lunga i colleghi spesati dal datore di lavoro. I dati presentati all'Emba Council Regional Meeting di Stoccolma parlano
chiaro: a livello globale le "sponsorizzazioni aziendali" dal 1988 al 2011 sono scese dal 70 al 27%. Vale anche per l'Europa, dove, però, si sono fermate al 36%. E
l'Italia è al passo. Continua
giovedì 13 giugno 2013
Lo stagista Paperone
mercoledì 5 giugno 2013
Master con prestito
mercoledì 29 maggio 2013
Una bella storia
E' nata solo 18 mesi fa, ma è probabile che molti già conoscano "Activism.com". Per farla breve è un "megafono" per le battaglie sociali online. E' presente in 32 Paesi e leader di mercato in cinque. Conta 5milioni di utenti registrati e più di 10mila Ong e
Organizzazioni no profit che usano i suoi servizi per raccogliere firme. Ha uffici a Londra e Miami (il fondo Amiata Ventures di Miami ne ha acquistato il 17%) e
sta per aprirne un terzo a New York. Ma quello che magari non tutti sanno è
che Activism è nata in Italia, fondata da Massimiliano Squillace e Nicola Di Campli a Milano. Si chiamava
PetizioniOnline.it. E' una start up Italiana che ha conquistato gli Usa insomma. Niente male davvero.
lunedì 20 maggio 2013
Un business stage estivo? Basta pagare
giovedì 16 maggio 2013
Belle scoperte
L'altro giorno sono stata a un incontro su "Giovani e Lavoro",
organizzato dalla scuola di formazione del Gruppo Bosch. Sette grandi
aziende di settori diversi hanno raccontato le loro best practice in
materia. Tra queste c'era Sodexo Motivation Solutions, una società che magari
non tutti conoscono ed è davvero un paradosso, perché è il 20° datore
di lavoro al mondo. Ma ho scoperto o riscoperto tante altre "cose
interessanti". Che i nativi digitali non mirano (almeno innanzitutto) al
successo economico, professionalmente parlando, il che, tra l'altro, è
un bene per loro visto il periodo. Che gli "anticiclici" esistono anche
in ufficio: ci sono persone, anche giovani, che in questo momento sono
ricercatissime e pagatissime. Che in Lituania si apre una società in 18
minuti e con pochi soldi. E che in Bosch si valorizzano anche gli over
60. Tutto sommato sono uscita di buon umore.
lunedì 6 maggio 2013
Un'estate da globetrotter
Insegnante in Namibia, autista di tuk tuk in Thailandia, ingegnere in
Francia tanto per cominciare. Immaginate un'estate tra un lavoro e
l'altro, da un Paese all'altro. Non è una fantasia, ma un'iniziativa
dell'agenzia per il lavoro Adecco che si chiama (già il nome la dice
lunga) "Around the World in 80 Jobs": Permetterà a otto neodiplomati e
neolaureati (la selezione è a livello internazionale) di "provare" 10 professioni diverse (ciascuno) in 10 Paesi diversi. Non sarà il contratto a tempo
indeterminato o il lavoro dei sogni, ma di certo è un'opportunità
molto interessante. Da non perdere...
sabato 27 aprile 2013
Dentro l'mba
venerdì 19 aprile 2013
Nuove e promettenti: ecco le professioni del futuro
venerdì 12 aprile 2013
Paradossi
giovedì 4 aprile 2013
Sfruttamento di serie b?
L'ultimo l'ho appena visto. Un annuncio di lavoro per giornalisti free-lance, pubblicato su un
sito serio. Cerca persone professionali,
puntuali, accurate che scrivano articoli in inglese. La retribuzione
proposta? 10 euro (non si capisce se lordi o netti) per un pezzo di
2500-3000 battute. Vi pare poco? Gira anche di molto peggio. Negli scorsi
giorni ho letto annunci che proponevano 2-3 euro a pezzo, uno
addirittura 1 euro. E il tutto alla luce del sole. Vuole dire che è
una pratica diffusa e pure accettata evidentemente. Eppure sembrerebbe in tutto e per tutto sfruttamento della peggior specie.
lunedì 25 marzo 2013
Le aziende puntano sui benefit tradizionali (e snobbano quelli in ambito benessere)
A parole sono tutti
d’accordo: work-life balance, sostenibilità, benessere sono fondamentali per
motivare le persone sul lavoro. Ma nei fatti in pochi (anzi pochissimi) nel
mondo aziendale ne tengono conto. Di certo dall’Osservatorio di Sodexo Motivation Solutions non escono dati incoraggianti al proposito. Anzi. Basti dire
che solo 562 aziende su oltre 6.300 mostrano interesse al tema salute e
benessere. E di queste una minima parte prevede servizi ad hoc per i dipendenti: una su quattro
tra le large e una su cento tra le piccole. Il motivo principale? La
considerazione che non ce ne sia bisogno. Il budget è solo al secondo posto. Mentre c’è tutt’altro
atteggiamento sugli incentivi (in particolare della forza vendita) legati alle
performance e allo sviluppo del business: qui gli interessati arrivano quasi
all’80%. E la via preferita è il vecchio caro buono carburante.
mercoledì 20 marzo 2013
Alla conquista delle ex
L'America offre qualche chance in più (professionalmente parlando) alle donne. Diverse società, soprattutto big dell'area consulenza ma non solo, stanno puntando sulle ex collaboratrici. C'è chi sta mettendo in piedi programmi per riportare in azienda le donne che l'hanno lasciata per motivi diversi, primi fra tutti, ovviamente, la maternità. McKinsey, per esempio, secondo il Wall Street Journal (che ha pubblicato un articolo sull'argomento), sta muovendo i primi passi proprio in questa direzione. Non da meno Goldman Sachs Group: offre a chi ritorna dopo anni di assenza il "returnship", una sorta di stage (remunerato) ad hoc. Mentre Bain & Co e Boston Consulting Group affrontano "il problema" a monte, con orari flessibili e part-time. Funzionerà?
giovedì 14 marzo 2013
No spintarella? Ahi, ahi, ahi...
Almeno due italiani su 10 ammettono di aver trovato lavoro grazie alla
"spintarella". Lo dice Eurispes nel Rapporto Italia 2013. Ma, a sentire
le voci di corridoio, il fenomeno pare ben più ampio.
E' un argomento su cui avere informazioni "ufficiali"
è difficile. Un mondo complesso: non c'è solo la "raccomandazione tradizionale" (quella dal parente
"importante", del potente di turno o, persino, dell'ecclesiastico), ma anche il "baratto commerciale", l'azienda con "corsia preferenziale" per i figli dei dipendenti oppure la "semplice" segnalazione. Quel che è certo è che chi non può contare sulla
"spintarella" aspetta e spera.
continua
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martedì 5 marzo 2013
Gli "yahooer" tornano in ufficio
Mentre sempre più si sta andando verso orari flessibili e lavoro
(almeno in parte) da casa, c'è chi fa il passo inverso. E, ancor più
sorprendente, non parliamo di un'azienda qualunque, ma di una realtà ad
alto contenuto tecnologico: Yahoo. Entro giugno tutti gli "yahooer"
dovranno presentarsi in ufficio (a meno, ovviamente, che non abbiano
un'ottima giustificazione per non farlo). Così ha deciso la nuova chief
executive Marissa Mayer. Il motivo c'è ed è serio: una capitalizzazione
di mercato scivolata a 25 miliardi di dollari dai 125 del 2000. Ma la
scelta sta facendo discutere. Ci sono anche commenti positivi. Come
il tweet di Donald Trump: "Giusto chiedere che i dipendenti di Yahoo
non stiano a casa ma in azienda". Ma le critiche sono molte: da "così
non si aiutano le madri lavoratrici" fino a "i migliori talenti fuggiranno da Yahoo". Ma si "spingerà" almeno la performance? "The Economist,"
uno dei più autorevoli giornali economici, è poco fiducioso al proposito.
Titola eloquentemente: "Mayer culpa. Obbligare i lavoratori ad andare in ufficio è un sintomo dei problemi di Yahoo, non una soluzione".
giovedì 28 febbraio 2013
Alla "conquista" degli Emirati
Ca' Foscari sta per aprire uno sportello placement a Dubai. L'accordo con la Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi è di questi
giorni. Sarà gestito da un laureando o un laureato dell'ateneo veneziano e, per chi è a caccia di opportunità professionali e di ricerca nell'area (gli ambiti
con maggiori chance sono i servizi legali, finanziari e fiscali), sarà
un punto di riferimento. E' l'ultimo di una lunga serie: prima sono stati aperti
desk in Giappone, a Singapore, in Francia, Bulgaria, Sudafrica,
Australia, Canada. E già ci sono in previsione nuovi front office in
Germania e Vietnam. Iniziative simili esistono anche in altri atenei. Più in generale, le università stanno
intensificando la collaborazione con le aziende e per i loro studenti,
neolaureati e laureati che vogliono entrare nel mercato del lavoro sono
un punto di riferimento sempre più importante.
venerdì 22 febbraio 2013
Quando le donne guadagnano più dei mariti
Guadagni più degli uomini? Scendono le probabilità di sposarti. Sei già
sposata? Salgono le probabilità di matrimonio infelice. Una busta paga
più abbondante del futuro o attuale marito per una donna significa
sfortuna in amore. Lo dice una ricerca condotta su 4.000 coppie
dall'economista Marianne Bertrand, docente di Economia alla University of Chicago Booth School of Business con due colleghi della Chicago Booth Emir Kamenica e dell’Università Nazionale di Singapore. Addirittura
emerge che quando è lei la meglio remunerata di casa la probabilità di
divorzio aumenta del 50%. Insomma certi modelli sociali ancora esistono e influiscono. Una cosa, però, è certa: noi italiani non abbiamo da temere per i nostri matrimoni. Il problema magari si pone in America dove oggi 4 mogli su 10
percepiscono più dei consorti. Da noi non c’è nulla da
preoccuparsi: almeno per il momento il gap tra gli stipendi dei due
generi rimane ben marcato, e a favore dei maschi. Purtroppo.
giovedì 14 febbraio 2013
La terza via per le neomamme
A volte la terza via, quella che ancora non c'è andrebbe presa in
considerazione. Soprattutto quando si parla di mamme lavoratrici. Oggi
le neomamme dopo i cinque mesi in maternità hanno due possibilità:
occuparsi full time del piccolo per altri sei mesi oppure rientrare in
ufficio. Insomma o stare lontane a lungo dal lavoro o lasciare il figlio
al nido. La terza via però esisterebbe. Federica Ortalli, la
presidente di Assonidi, sulla Nuvola del Lavoro spiega che spazi di
coworking attrezzati con “zone bimbi” che comprendono dalla nursery
all’area per i giochi, consentirebbero alle neomamme di stare con i
piccoli e mangiare con loro senza lasciare l'ufficio. E, soprattutto,
assicura che l'idea è realizzabile.
venerdì 8 febbraio 2013
Estate a Taiwan
Malgrado la crisi, anche di proposte e progetti, c'è in giro qualche bella opportunità per i giovani. Una di queste è il Summer Program lanciato dal National Science Council di Taiwan. Dà la possibilità a 5 laureati italiani (tutte le facoltà) di fare un'esperienza di ricerca nell'isola, studiare il cinese, instaurare rapporti utili per il futuro a costi ridotti. Il programma dura dal primo luglio al 23 agosto e le borse di studio messe a disposizione sono da 50.000 dollari di Taiwan (1.255 euro circa). Se non avete ancora deciso cosa fare quest'estate è un'opportunità da prendere al volo. C'è tempo fino al 15 febbraio per iscriversi.
martedì 5 febbraio 2013
Avete pensato al Vietnam?
giovedì 31 gennaio 2013
Ecco perché le scandinave fanno carriera
Perché mai la manager rosa vince al Nord? Ho intervistato Anders Lindholm, l'amministratore delegato di Boyden Italy, persona che ha le carte in regola per rispondere alla domanda: papà svedese e mamma italiana, 52 anni trascorsi tra i due Paesi ed esperienza ultraventennale di head hunting a livello internazionale. Per cominciare ha sottolineato che la cultura nordica è meno formale e guarda di più a meritocrazia e competenze. Poi, ebbene sì, è passato a un tasto per noi dolente, il work-life balance...
venerdì 25 gennaio 2013
Comunicare l'azienda nell'era digitale
Per chi vuole lavorare nella comunicazione c'è una bella opportunità. E'
un corso di alta formazione completamente gratuito organizzato
dall'associazione degli investitori pubblicitari Upa e alcuni dei nomi
più importanti dell'editoria. Si chiama "Comunicare l'azienda nell'era
digitale". I posti sono 25-30. C'è tempo per iscriversi fino al 20 febbraio. La selezione è su base meritocratica.
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venerdì 18 gennaio 2013
Ci sono anche le food start up
Quando si pensa alle start up viene quasi spontaneo immaginarle nel
mondo digitale. In realtà, però, se ne stanno avviando (e anche con
successo) nei settori più diversi. Anche nel food. Per esempio una
giovane coppia di Bologna (la moglie, Sara Roversi, l'anno scorso ha
vinto il premio Bellisario) con il loro "You can group", un Kitchen
incubator, come lo definiscono, promuovono progetti e sviluppano format
proprio in questo ambito. C'è la loro firma sulla catena di ristorazione
giapponese Sosushi (che ha già 23 punti vendita sul territorio nazionale), mentre due nuove idee ai nastri di partenza sono "Lasagnette" (lasagne e
polpette), che aprirà per cominciare a Londra e "Dolcevita I.c.e"
(Italian cream experience), una gelateria di alta gamma che partirà con
un primo locale, invece, a Milano. Se avete qualche bel progetto può
essere un'ispirazione o un punto di partenza. Ma può essere anche un
riferimento per chi vuole lavorare alle dipendenze, perché queste start
up generano posti di lavoro.
lunedì 14 gennaio 2013
Aumento non è bandito dal vocabolario
La crisi c'è, la
disoccupazione pure. Ma c'è anche chi ultimamente ha visto aumentare la
sua busta paga. Proprio prima di Natale ha fatto il giro dei giornali la
notizia del bonus di 6000 euro (a testa) in arrivo per tutti i
dipendenti di Brunello Cucinelli. Ma ci sono diverse aziende che hanno "pagato di più". Extrabanca e Datalogic solo per fare qualche nome. E,
malgrado il momento, ci sono anche delle specifiche professioni
richiestissime e pagatissime. Un esempio? Un business developer in grado
di aprire mercati all'estero tre anni fa prendeva già 300 mila euro più una bella quota di variabile, ma oggi arriva a guadagnare 400 mila euro più una bella quota di variabile...
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venerdì 11 gennaio 2013
C'è chi punta sui giovani
Ho trovato una notizia sull'Adnkronos che mi pare bella. Non è niente di stratosferico. Parliamo "solo" di due nuove borse
di studio per laurearsi in Valle d'Aosta. Due borse non da poco: 30
mila per chi sceglie il corso in Ingegneria e 36 per chi s'iscrive
medicina-chirurgia. E basate su requisiti di merito ed economici. Già
così è positivo. Ma in più c'è che sono offerte da un benefattore
anonimo, una persona che permette a due giovani di studiare senza dire il suo nome. Non solo: la borsa in ingegneria in caso di parità di titoli
andrà a una studentessa, una piccola chance in più per le donne, che,
va detto, in questo mercato ne hanno bisogno... Il bando scade il 31 gennaio.
martedì 8 gennaio 2013
Come ricaricare le batterie
Si è concluso
il 2012. Ed eccoci qua un po' sperduti a riprendere, dopo un anno per molti
difficile e le vacanze di Natale, quelle più gozzovigliose e pigre dell'anno. E, allora, per rimettersi in pista arrivano i consigli dei vari guru. La dieta per
ricominciare con il piede giusto, la ginnastica per ritrovare la forma e anche il "percorso" per lavorare meglio. Per chi avesse voglia di potenziare
la propria prestazione celebrale, su Fortune ci sono gli insegnamenti di Mr JasonSelk, il mental fitness coach del St Louis Cardinals, nota squadra di baseball
del Missouri (ma pure del top management di Wells Fargo, Enterprise Rent-a-Car,
Northwestern Mutual). Si va dagli esercizi fisici alla pianificazione della
giornata, fino al riposo. La parola d'ordine è "mental detox",
disintossicazione mentale. E, tutto sommato, non pare poi un obiettivo troppo
faticoso da raggiungere. Mr Selk assicura che bastano 21 giorni di
"disciplina". Provare per credere.
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