Almeno due italiani su 10 ammettono di aver trovato lavoro grazie alla
"spintarella". Lo dice Eurispes nel Rapporto Italia 2013. Ma, a sentire
le voci di corridoio, il fenomeno pare ben più ampio.
E' un argomento su cui avere informazioni "ufficiali"
è difficile. Un mondo complesso: non c'è solo la "raccomandazione tradizionale" (quella dal parente
"importante", del potente di turno o, persino, dell'ecclesiastico), ma anche il "baratto commerciale", l'azienda con "corsia preferenziale" per i figli dei dipendenti oppure la "semplice" segnalazione. Quel che è certo è che chi non può contare sulla
"spintarella" aspetta e spera.
continua
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